Addestratore o educatore?
- Lucrezia Brambilla
- 18 nov 2016
- Tempo di lettura: 2 min

Argomento scottante e controverso!
L’ addestratore per cani, nell’ accezione comune del termine, è chi, non tenendo conto della soggettività e il cognitivismo del cane, gli impartisce ordini e comandi. Si vedono spesso infatti, lezioni di addestramento collettive in cui i cani eseguono i comandi come robottini, questo non accresce nè la relazione cane – adopter nè tantomeno accresce il bagaglio culturale del cane.
Ma l’ addestratore in realtà, è quella figura professionale che si occupa delle attività sportive cinofile, oggigiorno sempre più variegate a variopinte! Sempre di più impieghiamo divertenti elementi di alcune discipline di addestramento, in particolare Mobility e Rally – O, sia nei percorsi educativi sia in alcune fasi delle terapie comportamentali.
L’ educatore cinofilo è ormai una figura molto diffusa nella nostra società e, tralasciando la poca professionalità di chi purtroppo si improvvisa tale, andiamo a vedere di cosa si occupa.
L’ educatore cinofilo prende in carico cuccioli dall’ età di poco meno di 3 mesi ( ormai le adozioni precoci sono sempre più numerose ) fino all’ insorgere dell’ adolescenza ( 6 – 10 mesi, a seconda della taglia ). In un percorso di educazione vengono gettate le basi per garantire al cucciolo la sicurezza nella conoscenza del mondo in cui andrà a vivere e la sicurezza di conoscere le novità che gli si presentano, come opportunità di arricchimento e non come minacce.
L’ educatore cinofilo che segue l’ approccio cognitivo zooantropologico, come me, non usa metodi coercitivi o violenti, non costringe il cane a fare ciò che lui vuole ma gli pone delle richieste, dandogli la possibilità di scelta. Inoltre non dispensa bocconcini ma dà valore al premio ( alimentare, ludico o relazionale che sia ) motivando il cane a fare qualcosa, senza constrizioni ma con piena consapevolezza.
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